ABSTRACT
I gruppi aziendali costituiscono una delle forme organizzative più diffuse nell’attuale contesto produttivo. La particolare rilevanza del fenomeno ha indotto il Legislatore italiano a intervenire sulle modalità di comunicazione attinenti alle attività di “direzione e coordinamento” cui possono essere sottoposte talune unità aziendali che, ancorché giuridicamente autonome, sono controllate da altre.
Le circostanze evidenziate impongono un’attenta riflessione in merito alle modalità di rendicontazione socio-ambientale impiegate dai gruppi aziendali; soprattutto in tempi recenti, infatti, molte aziende strutturate a gruppo hanno deciso di presentare i propri rendiconti socio-ambientali riferendoli all’intero complesso economico. A fronte di questa situazione, si registrano, tuttavia, l’assenza di standard tesi a individuare i tratti qualificanti di una rendicontazione socio-ambientale di gruppo e il ricorso a prassi operative spesso difformi.
D’altra parte, la complessità del fenomeno gruppo, le sue molteplici tipologie, le sue variegate modalità di direzione e controllo comportano che quanto attualmente previsto per la rendicontazione socio-ambientale individuale debba subire numerose e significative integrazioni, ma anche rivisitazioni e cambiamenti, affinché un bilancio socio-ambientale di gruppo possa fornire informazioni utili agli stakeholder a cui si rivolge.
Tenuto conto di tali premesse, il Gruppo di Ricerca ha inteso approfondire gli aspetti formali e sostanziali che dovrebbero caratterizzare un bilancio socio-ambientale di gruppo. Diversi, infatti, sono apparsi i tratti qualificanti tale documento e che, al tempo stesso, lo dovrebbero differenziare rispetto a un bilancio socio-ambientale individuale.
È, tuttavia, necessario precisare che le considerazioni proposte hanno come punto di riferimento il bilancio sociale delineato dallo standard di base del GBS “Principi di redazione del bilancio sociale”. In altri termini, il Gruppo di Ricerca, nella sua proposta operativa, ha cercato di rimanere ancorato, quando possibile, ai principi, alle finalità, alla struttura e al contenuto del bilancio sociale, così come delineato dallo standard di base pubblicato nel 1998.
Al tempo stesso, le riflessioni che emergono dal Documento di ricerca sono state effettuate ponendo attenzione alla tutela degli interessi istituzionali che gravitano sulle aziende strutturate a gruppo e ritenendo che la credibilità del bilancio socio-ambientale di gruppo riposi su analoghe procedure di rilevazione, classificazione e presentazione dei dati seguite da tutte le aziende facenti parte dell’area di integrazione e per tutti gli aspetti rendicontati.
INDICE
INTRODUZIONE
1. Finalità del documento
2. Struttura del documento e approccio metodologico
Capitolo I LA NOTA METODOLOGICA
1.1 Premessa
1.2 I contributi sul tema di associazioni, gruppi di studio, enti nazionali o internazionali
1.3 Proposta operativa
1.3.1 Le caratteristiche di fondo della “Nota metodologica”
1.3.2 Le informazioni di “Nota Metodologica”
Capitolo II L’AREA DI RIFERIMENTO
2.1 Premessa
2.2 I principi generali di redazione del bilancio socio-ambientale emanati dal Gruppo di studio per il Bilancio Sociale
2.3 Il perimetro di gruppo nei principi contabili nazionali e internazionali
2.4 I contenuti delle linee guida di altri standard in materia di rendicontazione socio-ambientale 2.5 Proposta operativa 2.6 Disarticolazione delle informazioni per settore di attività
Capitolo III L’IDENTITA’ AZIENDALE
3.1 Premessa
3.2 I contributi sul tema di associazioni, gruppi di studio, enti nazionali o internazionali
3.2.1 Il Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale
3.2.2 Gli altri standard di rendicontazione
3.3 Proposta operativa
3.3.1 Lo scenario e il contesto di riferimento del gruppo
3.3.2 L’assetto istituzionale del gruppo
3.3.3 I valori e i principi del gruppo
Capitolo IV IL RENDICONTO DEL VALORE AGGIUNTO
4.1 Premessa
4.2 I contributi sul tema di associazioni, gruppi di studio, enti nazionali o internazionali
4.2.1 Il Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale
4.2.2 Gli altri standard di rendicontazione
4.3 Potenzialità e limiti del rendiconto del valore aggiunto
4.3.1 Criticità strutturali
4.3.2 Criticità interpretative
4.4 Proposta operativa
4.4.1 Introduzione metodologica
4.4.2 Operazioni infragruppo
4.4.3 Distinzione tra ricchezza vincolata e non vincolata
4.4.4 Diversa declinazione degli stakeholder
Capitolo V LA RELAZIONE SOCIO-AMBIENTALE
5.1 Premessa
5.1.1 Schemi concettuali differenti: la Stakeholder Theory e l’approccio Triple Bottom Line
5.2 I contributi sul tema di associazioni, gruppi di studio, enti nazionali o internazionali
5.2.1 Il Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale
5.2.2 Gli altri standard di rendicontazione
5.3 Proposta operativa per la redazione della Relazione Socio-ambientale: processo, contenuti e riflessioni sulla realtà dei gruppi aziendali
5.3.1 Il processo di costruzione della Relazione Socio-ambientale
5.3.2 I contenuti minimi della Relazione Socio-ambientale
5.3.3 Le peculiarità dei gruppi aziendali
Capitolo VI LO STAKEHOLDER ENGAGEMENT
6.1 Premessa
6.2 I contributi sul tema di associazioni, gruppi di studio, enti nazionali o internazionali
6.2.1 Il Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale
6.2.2 L’Associazione Bancaria Italiana
6.2.3 L’impostazione del Global Reporting Initiative
6.2.4 I principi fissati da AccountAbility
6.3 Il coinvolgimento degli interlocutori: processo e strumenti. Riflessioni sullo stakeholder engagement da parte dei gruppi aziendali
Capitolo VII LA PROPOSTA DI MIGLIORAMENTO
7.1 Premessa
7.2 I contributi sul tema di associazioni, gruppi di studio, enti nazionali o internazionali
7.2.1 Il Gruppo di Studio per il Bilancio Sociale
7.2.2 Il Global Reporting Initiative
7.3 Proposta operativa